Negli anni dal 2004 al 2017, in Italia: mentre le vendite di sigarette confezionate si riducevano del 27%, passando in Italia da circa 96 milioni di Kg a 72 milioni di Kg,  le vendite di tabacco sciolto per sigarette fatte a mano (RYO – Roll Your Own) aumentavano costantemente. Nel 2017, per 1000 Kg di sigarette confezionate si sono venduti 130 Kg di trinciati, mentre nel 2004 se ne vendevano appena 6 Kg. Forse non tutti sanno che un kg di sigarette confezionate equivale a 1000 sigarette e che, con 1 Kg di tabacco sciolto, si fanno da 2000 a 2500 sigarette rollate.

In virtù dell’aumento del consumo di sigarette fatte a mano (rollate), comune a vari paesi Europei, come Gran Bretagna, Germania, Olanda, Francia, Spagna, si è costituito in Italia un segmento di fumatori di RYO che nel 2010 era stimato pari all’1% e nel 2015-2016 è salito all’11,6%. Tra i giovani fumatori, 1 su 5 fuma sigarette rollate. Minardi V, 2019

Sigarette rollate: le usano di più i maschi e i giovani (Italia 2015-2016 dati Passi)

Motivi dell’aumento del consumo di rollate

Convenienza economica. In Italia, il costo di una sigaretta rollata è circa la metà di quello di una sigaretta confezionata. Il minor costo rappresenta il principale incentivo alla loro diffusione, che è, infatti, maggiore tra i giovani e le persone svantaggiate economicamente.

Miti. Oltre alla convenienza economica, i fumatori di sigarette rollate adducono altre motivazioni per la loro preferenza: alcuni ritengono che le sigarette rollate siano meno nocive delle sigarette confezionate, sia perché il tabacco sciolto sarebbe più naturale e conterrebbe meno additivi, sia perché sono più sottili e contengono minore quantità di tabacco rispetto a quello pressato delle sigarette confezionate, sia infine perché se ne fumano, in media, meno rispetto alle confezionate e quest’ultimo aspetto è l’unico che è stato confermato da alcuni degli studi sull’uso di sigarette rollate (Laugesen M, 2009; Young D, 2012; Minardi V, 2019).

Inoltre alcuni fumatori di RYO prediligono il rituale di rollare le sigarette perché favorirebbe la socializzazione, altri ritengono che esse abbiano un miglior sapore rispetto a quelle confezionate.

Le sigarette rollate sono mortali al pari delle sigarette confezionate. Secondo le evidenze disponibili dalla letteratura scientifica, i danni alla salute causati dalle sigarette rollate non differiscono da quelli causati dalle sigarette confezionate. C’è una minore quantità di tabacco nelle sigarette rollate ma, siccome sono più sottili, il fumatore inala più profondamente per poter aspirare la stessa quantità di nicotina (Laugesen M, 2009; Young D, 2012) e, a causa dell’assenza del filtro o di una sua minore efficienza, alla fine, le sigarette rollate a mano producono più nicotina, tartaro e monossido di carbonio delle sigarette confezionate fabbricati (Shahab L, 2009). Sotto il profilo della salute dei fumatori, il consumo di sigarette rollate a mano, è preoccupante come quello delle sigarette confezionate.

Quali conseguenze per le politiche contro il tabacco

  • Dal punto di vista dell’informazione, sarebbe necessario contrastare le credenze relative alla minore nocività delle sigarette RYO ed alla minore presenza di additivi. 
  • Dal punto di vista del mercato, l’aumento dei consumi di rollate rappresenta un suo aggiustamento in risposta all’aumento dei prezzi delle sigarette confezionate, indotto da una delle misure previste dalla Convenzione: l’aumento delle tasse sul tabacco. In Italia, il livello della tassazione sulle tasse sigarette confezionate è maggiore di quella sul tabacco sciolto.
  • Inoltre, l’industria usa diverse strategie per mantenere il tabacco accessibile e ridurre al minimo gli aumenti improvvisi dei prezzi (Hiscock R, 2017).  Una di queste strategie consiste nel trasferire gli aumenti delle tasse sui prezzi dei vari prodotti, in maniera ineguale: di più sulle sigarette “premium” e di meno sulle sigarette “discount” che così restano più convenienti ed accessibili. Un’offerta in tal modo differenziata, spinge quella parte di fumatori di sigarette “premium” che hanno difficoltà a sostenerne il prezzo, ad optare per i prodotti a prezzo più contenuto. invece di tentare di smettere. In questo modo l’ostacolo del prezzo viene aggirato e la disuguaglianza sociale normalmente associata al fumo peggiora ulteriormente (Partos TL, 2018).
  • Dal punto di vista delle politiche di contrasto al tabacco, la diffusione del tabacco sciolto rappresenta un fallimento della tassazione intesa come strumento per il controllo del tabacco. Ciò dimostra come per ottenere tutti i benefici desiderati per la salute pubblica, sia necessario progettare il sistema di tassazione in modo proporzionale su tutti i prodotti del tabacco, incluso quello sciolto, sia per sigarette che da pipa, (spesso usato per rollare sigarette).

Sono necessarie misure fiscali finalizzate all’aumento dei prezzi delle sigarette confezionate e dei trinciati per RYO, in modo da non consentire che il passaggio a consumi più economici boicotti la spinta alla cessazione provocata dagli aumenti di prezzo.